Gestore unico dei rifiuti: "Sarà l’ultimo tentativo"

24 lug 2025

Il sindaco Daniele Silvetti
Gestore unico provinciale dei rifiuti, dopo la nuova bocciatura del Tar, si ritenta di nuovo la strada sempre più in salita dell’affidamento in house. E AnconAmbiente si propone di nuovo candidandosi come gestore della raccolta rifiuti e spazzamento. L’Ata aveva già affidato alla stessa AnconAmbiente la gestione unica, bocciata dal Tar tra l’altro perché da realizzare solo una volta portate a termine le operazioni societarie di accorpamento e ingresso dei Comuni Ata nella stessa partecipata, non prima come invece è stato fatto. Ieri mattina durante l’assemblea Ata è stata illustrata la relazione di un nuovo legale, l’avvocato Riccardo Santoro di Firenze, cui è stato affidato dall’Ata l’incarico per analizzare le sentenze del Tar su ricorso di Rieco e Marche Multiservizi e l’eventuale fattibilità della gestione pubblica.
Il Tar delle Marche ha annullato infatti definitivamente la delibera di affidamento (per 15 anni) del servizio di raccolta rifiuti in house della provincia e ora è tutto da ricominciare. Al legale Santoro è stato affidato un incarico per realizzare l’istruttoria finalizzata a definire il percorso per l’in house e soprattutto la sua economicità rispetto all’affidamento ai privati (con gara). Lo stesso sindaco del capoluogo dorico Daniele Silvetti, convinto sin dal suo insediamento della necessità di perseguire l’affidamento pubblico (in house) ha detto che questo tentativo (il terzo) sarà "l’ultimo". Se non sarà giudicata una strada percorribile dal legale, si andrà a gara.
Tra i sindaci non manca però chi storce il naso contro questo ennesimo tentativo che comporterà ulteriore impiego di risorse per spese legali e allungamento dei tempi per il gestore unico atteso da oltre un decennio. Anche se nessuno espressamente all’assemblea di ieri ha chiesto i costi di questi tentativi che hanno sempre dovuto soccombere di fronte alle sentenze dei tribunali amministrativi. Nonostante i mal di pancia si studia ancora dunque per arrivare ad una gestione interamente pubblica del servizio la quale comunque dovrà passare al vaglio dell’assemblea formata dai sindaci del territorio. Nel frattempo la gestione provvisoria in 34 Comuni procede fino al 31 dicembre, ma i tempi dell’affidamento o della gara inevitabilmente si allungheranno ancora.
Sara Ferreri
İl Resto Del Carlino